Quest’anno ci siamo dette: “Ma perché non organizziamo qualcosa di divertente per la ormai mitica festa Voland di Natale?”

Abbiamo pensato a una riffa. Entusiaste dell’idea l’abbiamo progettata nei minimi particolari, con tanto di regolamento, tagliando di partecipazione, costo del biglietto (prezzo simbolico si intende), vendita e promozione, data di estrazione, premi e montepremi.

Nel bel mezzo della fase organizzativa ci viene il dubbio che trattandosi comunque di un concorso bisognava darne comunicazione ufficiale a qualcuno. Ci documentiamo in merito e contattiamo l’organo competente. Ministero dello sviluppo economico, modello premaco1, fideiussione, tesoreria, cauzione, funzionario della camera di commercio sono solo alcuni anelli della catena burocratica prevista per l’istituzione di una riffa. Mentre al telefono il responsabile finiva di spiegarci l’intero iter che si concludeva con una tassa da pagare più alta dell’ammontare del nostro montepremi, dentro di noi avevamo, seppur a malincuore, abbandonato l’idea… ma non dubitate di riffa o di raffa ce ne verrà un’altra… beninteso si accettano suggerimenti.