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A metà agosto esce in Francia il nuovo libro di Amélie, Tuer le père
Il nuovo libro di Amélie
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Disponibili su *bookrepublic* 6 romanzi di Amélie Nothomb
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Dio esiste? Facciamo un referedum

Fu deciso di organizzare un referendum per decidere democraticamente se Dio esisteva.
L'idea divertì molto; ma la gente rise meno quando capì che non si trattava solo di un'idea, ma di un progetto reale. Bisognava riconoscere che le argomentazioni dei politici non erano poi così sbagliate: c'erano stati sin troppi morti per questa storia di Dio.
In ultima istanza, nessuno saprà mai se Lui esiste o no.
- In realtà, poco importa - diceva Richter, il promotore del referendum.
- Poco importa, poco importa…. Ma sta scherzando! - replicarono i membri della commissione. - - È dalla Sua esistenza che dipende la salvezza della nostra anima!
- Ammettiamolo. Di due cose l'una: o Lui esiste, e il nostro progetto, che ha come scopo la pace tra gli uomini, può solo piacerGli e dunque contribuire alla salvezza della sua anima; oppure Lui non esiste, nel qual caso la nostra iniziativa avrà solo conseguenze amministrative.
- Dopo la scommessa di Pascal, la scommessa di Richter! Ma la credevamo più mistico.
- Sono mistico.
- Non si direbbe.
- Un mistico che non si preoccupasse della sorte del suo prossimo le sembrerebbe più convincente?
- Ma da qui ad affidare a un sondaggio il problema dell'esistenza di Dio!
- Bisogna vivere al passo con la propria epoca.
- E poi, signori puristi, quale altra soluzione intravedete alla crisi senza precedenti che mette il nostro pianeta a ferro e a fuoco?
I membri della commissione non ne videro nessuna. Si passò dunque alla fase successiva. Richter sosteneva che il progetto dovesse essere mondiale; altrimenti non vi era alcun interesse a farlo.
- Lei sogna, amico mio: lo proponga agli islamici e vedrà! O meglio, non vedrà niente, perché sarà morto.
- Ma è proprio perché la nostra Terra non diventi una grande Algeria che ho avuto questa idea.
- Questo lo sappiamo. Ma bisogna rimanere nei limiti del possibile. Dovremmo procedere per gradi. Cominciamo su piccola scala: la Francia, per esempio.
- E perché non il Liechtenstein, visto che ci siamo? - s'indignò Richter. - Se procediamo con questa lentezza non ne usciremo mai. Inoltre, abbiamo appena eletto un nuovo presidente: se invitiamo i nostri connazionali a votare pro o contro Dio due mesi dopo le presidenziali, possiamo già immaginarci il sarcasmo, conosciamo i francesi .
- Il mondo francofono, allora?
- No, non dobbiamo scegliere un criterio linguistico: anche le lingue sono delle religioni.. Prendiamo l'Europa! È una buona base di lavoro, né troppo uniforme, né troppo varia.
- Ma non ci sono abbastanza differenze religiose tra gli europei.
- Conosco degli Irlandesi che potrebbero contraddirla. E poi la novità del progetto è che i sostenitori dell'una o dell'altra religione non saranno in opposizione tra loro; l'unico criterio sarà l'esistenza di Dio. Un problema di portata tale da cancellare sanguinosi millenni di cavillosità sulle eresie, la Riforma, le sette, ecc. Un vero e proprio collante per un'umanità che, sinora, si è persa dietro i dettagli del fenomeno religioso e ne aveva trascurato l'essenziale. Da Malraux in poi, si continua a proclamare che il ventunesimo secolo sarà religioso o non sarà. Ormai siamo nel 1995 e, a parte l'islamismo, non vedo ancora niente che giustifichi questa profezia. Se la politica non ci mette mano, siamo condannati a uno stallo.
- Un referendum europeo sull'esistenza di Dio! Lei è un ingenuo, Richter: il giorno in cui gli europei s'interesseranno a qualcosa di differente dalle quote latte farà caldo.
- Diamo loro l'occasione d'interessarsi a una cosa diversa! Chi lo sa? Magari la nostra impresa farà fiorire una dimensione nuova di cui l'Europa ha bisogno: la grandeur, per esempio. Per la prima volta, l'Europa potrebbe essere il faro degli altri continenti.
Costernati, i membri della commissione si domandarono come questo giovane illuminato aveva potuto ottenere un posto così importante:
- Con chi è andato a letto per arrivare là?
- Secondo le mie informazioni, con Dio.
- Dio fa le raccomandazioni?
- Questa domanda farà parte del sondaggio.
Finito di sghignazzare, una sottocommissione di redattori si mise all'opera. La formulazione delle domande diede luogo a dibattiti burrascosi quanto quelli del concilio di Trento. I sottocommissari decretarono che bisognava prenderla alla larga; domandare direttamente alla gente se fosse pro o contro l'esistenza di Dio sarebbe stato troppo brusco. Sostennero che la maggior parte dei mortali fosse incapace di avere la minima idea su un simile argomento. Avrebbero proceduto dunque con un interrogatorio prolungato, al termine del quale si sarebbe potuto dedurre se la popolazione avesse o meno bisogno dell'esistenza di Dio. Alcune domande furono formulate in maniera assurda.
Esempio: Siete d'accordo con la frase seguente: si può guarire nel corso di un pellegrinaggio a Lourdes?
- Ridicolo! - insorse Richter.
- Che cosa ha da ridire sulla nostra domanda?
- Mi metto nei panni dell'interpellato. Suppongo che se rispondo sì, mi classificherete tra quanti credono ai miracoli, e questo sarebbe una forzatura del mio pensiero. Ma anche rispondere no significherebbe attribuire a Lourdes un potere sovrannaturale, negativo questa volta: non si può guarire se si va a Lourdes. E tuttavia, nulla impedisce a una terapia di agire durante un pellegrinaggio. Inoltre, si deve definire "miracolo" un eventuale effetto psicologico favorevole, del tipo placebo?
- Sono argomentazioni da intellettuali. Noi ci rivolgiamo alla maggioranza della popolazione, per la quale i miracoli sono sempre stati un elemento fondamentale nelle discussioni sull'esistenza di Dio.
- In altre parole, ci rivolgiamo a imbecilli, vero? È un livellamento verso il basso, il suo sondaggio.
- Caro mio, se vuole sottigliezza e finezza, sarebbe meglio non ricorrere a un referendum.
- E invece è la semplicità che voglio. Un sondaggio con una sola domanda, sicuramente bizzarra, ma onesta: è pro o contro l'esistenza di Dio? Niente di più. Non è nostro compito esprimere giudizi. Il bisogno di Dio è una realtà eterna che non ha mai avuto nulla a che fare con l'intelligenza.
Dopo settimane di discussioni, i sottocommissari, che non ne potevano più, diedero ragione a Richter.
- Ancora un dettaglio - aggiunse quest'ultimo. - Propongo che il voto sia obbligatorio.
- E lo chiama un dettaglio? È totalitarismo, questo!
- Il voto è già obbligatorio in Belgio, Lussemburgo, in Italia e in Grecia. E non sono paesi totalitari.
- Trattandosi di una questione del genere, non sarebbe uno shock costringere la gente a votare?
- Trattandosi di una questione del genere, non sarebbe uno shock che ci fosse gente che non vota?
- Insomma, vuole costringere le persone a fare ciò che è bene per loro? Lo definirei dirigismo.
- Nella cabina elettorale, avranno la libertà di astenersi.
Richter minacciò le dimissioni se il referendum non fosse obbligatorio. Furono tentati di prenderlo in parola, ma l'idea delle settimane che avevano dedicato a questa faccenda scoraggiava i membri della commissione. Gli concessero tutto ciò che voleva e si vendicarono in seguito spargendo maldicenze sul suo conto. Il voto fu fissato il 24 Agosto 1995. Malgrado i divieti governativi, la campagna elettorale fu violenta. Si videro persone sfilare in strada con cartelli: Sì all'esistenza di Dio. I loro bambini sfoggiarono magliette con la scritta: Ho bisogno di Dio. Nel frattempo, gli oppositori attaccavano manifesti: Che faceva Dio il 6 agosto 1945? o No all'esistenza di Dio, sì all'esistenza dell'uomo o ancora Dio non vota per voi, perché votare per lui?
Quelli che venivano chiamati esistenzisti si dichiaravano pieni di commiserazione per i non-esistenzisti, i quali a loro volta si preoccupavano pubblicamente della salute mentale dei loro avversari. La Chiesa si risentì. Protestanti, cattolici, anglicani, ortodossi dimenticarono gli scismi che li separavano per costituire la Lega Ecumenica. Si dicevano inorriditi che si osasse affidare una questione del genere agli umani: Come può l'opera deliberare sull'esistenza del suo Creatore? È peggio di un sacrilegio, è un nonsense. Oltretutto, è un intervento inaccettabile del politico nel religioso. E poi, chi ha partorito l'ignobile idea di fissare la data del voto nel giorno di San Bartolomeo? Richter replicò punto per punto: Ciò che facciamo noi non è molto diverso da quello che ha fatto San Paolo - e non avete scomunicato San Paolo, vero? Non si contano le incursioni del religioso nel politico: per una volta che accade il contrario, è una giusta compensazione. Ci accontentiamo, all'occorrenza, di rimediare alle carenze della Chiesa che deve prendersela solo con sé stessa se non soddisfa più nessuno.
Quanto a san Bartolomeo mi pare invece un simbolo positivo: l'anniversario dell'intolleranza sia lavato con una data di riconciliazione democratica. Aggiungo che il 24 agosto è anche l'anniversario dell'eruzione che inghiottì Pompei nel 79 dopo Cristo : nessun napoletano ha definito cinica la nostra scelta. La Chiesa ci risparmi dunque i suoi eterni deliri paranoici. Approfittiamo dell'occasione per ricordarLe che il voto è obbligatorio e non le sarà accordata nessuna deroga.
Il 24 Agosto, i seggi elettorali rimasero aperti dalle 8 del mattino fino alle 13: si trattava di un giorno infrasettimanale e non ci si poteva permettere di far perdere alle imprese un'intera giornata di lavoro. Lo spoglio ebbe quindi luogo nel pomeriggio. La sera, tutti gli europei erano davanti ai televisori per seguire i risultati (ci fu anche chi ebbe il coraggio di sostenere che Dio guardava la televisione per la prima volta in vita sua).
Richter tratteneva il respiro. Le cifre apparvero nello stesso momento su tutti gli schermi europei: malgrado un tasso record di astensione, il sì aveva una forte maggioranza. Richter lanciò un urlo di gioia: adesso poteva confessarselo, non avrebbe tollerato la vittoria del no. Cadde in ginocchio gridando: Mio Dio, ho una bellissima notizia per Te: Tu esisti! Perdona la trivialità di questo referendum. Le vie che portano a Te sono imperscrutabili e confesso di non averne trovate altre. Ma poco importa il mezzo, vero? Solo il risultato conta ed è sensazionale!
Con Te come collante, gli uomini alla fine smetteranno di odiarsi. Richter non dormiva da diverse notti . Esausto, andò a coricarsi e si addormentò del sonno dei giusti. Il 25 agosto al mattino, si svegliò in piena forma.
Come è bella la vita quando Tu esisti!, pensò. Fece colazione ascoltando Gesù, che abiti la mia gioia. Raccolse il giornale nella casetta delle lettere. Il titolo era: La nuova notte chiave di San Bartolomeo. C'erano stati migliaia di morti in tutte le città europee. Esistenzisti e non esistenzisti si erano ammazzati tra loro fino all'alba. Foto atroci illustravano il massacro. L'ultima frase dell'editoriale era: "Adesso, abbiamo la risposta al referendum del signor Richter: Dio è contro l'esistenza dell'uomo." Richter andò in bagno. Per prima cosa vomitò, poi si impiccò con il tubo della doccia che sopportò senza fatica il suo peso leggero.
Quando lo ritrovarono, era troppo tardi. La commissione referendaria si riunì un'ultima volta.
- Come fare perché un tale orrore non si ripeta mai più?
- Ci vorrebbe un libro. Un libro forte che ripercorra la vicenda per come è avvenuta. Quindi un libro insostenibile.
- Un libro del genere non può essere scritto dal primo venuto.
I membri della commissione proposero diversi nomi. Finirono col mettersi d'accordo: sarebbe stata Amélie Nothomb, scrittrice belga di 27 anni, a offrire la sua penna per questa nobile causa. La contattarono per telefono:
- Perché io? - si meravigliò.
- È giovane e soprattutto vive a Bruxelles: sarà emblematico per svariate ragioni che sia lei a raccontare questo dramma europeo.
- Ma non sono qualificata per scrivere storie di questo tipo.
- Appunto: è un'abitudine europea scegliere personalità che non siano competenti. Richter ne è stato un esempio lampante.
Lei si fece pregare un po' poi accettò a condizione che le pagassero una cifra esorbitante.
I membri della commissione le chiesero chi si credeva di essere. Lei si limitò a rispondere:
- Mercanteggiate con Dio?
Le pagarono la somma seduta stante.
L'indomani, Amélie Nothomb sparì con i soldi. Non l'hanno mai più ritrovata.
(Amélie Nothomb)