Incipit di Mercurio di Amélie Nothomb
(Voland edizioni, 2000)

Diario di Hazel

Per abitare in quest'isola bisogna avere qualcosa da nascondere. Sono sicura che il vecchio ha un segreto. Non ho idea di cosa potrebbe essere; a giudicare dalle precauzioni che prende, parrebbe una cosa seria.

Una volta al giorno una barca lascia il porto di Nodo e arriva a Morte Frontiere. Gli uomini del vecchio aspettano al molo; le provviste, l'eventuale posta e la povera Jacqueline vengono perquisiti. È lei che me l'ha raccontato, reprimendo a fatica lo sdegno: di cosa la possono sospettare, lei che è al servizio del vecchio da trent'anni? Mi piacerebbe saperlo.

Quella barca io l'ho presa una volta sola, ormai quasi cinque anni fa, per un viaggio di sola andata. Mi capita a volte di pensare che non ci sarą mai un ritorno.

Quando parlo fra me e me lo chiamo sempre il vecchio: non è giusto, perché l'etą non è affatto la caratteristica principale di Omer Loncours. Il Capitano è l'uomo pił generoso che io abbia mai incontrato; a lui devo tutto, a cominciare dalla vita. Eppure, quando la mia voce interiore si esprime in tutta libertą, lo chiama "il vecchio".

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